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Differenze tra manutenzione ordinaria e straordinaria

Se stai pensando di fare qualche piccola modifica in casa, è fondamentale comprendere se sono necessari dei permessi per procedere. La distinzione principale riguarda se si tratta di una semplice manutenzione ordinaria o di un intervento più complesso, ovvero straordinario.

Manutenzione Ordinaria vs Straordinaria: Le Differenze Chiave

Prima di tutto, capire la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria è essenziale per rispettare le normative. In particolare, la manutenzione ordinaria si riferisce a tutti quei lavori che riguardano la riparazione o sostituzione di elementi non strutturali di un edificio, sia interni che esterni. Al contrario, la manutenzione straordinaria coinvolge interventi che possono modificare parti strutturali e richiedono permessi specifici.

Manutenzione ordinaria: cosa include

La manutenzione ordinaria comprende interventi volti a rimettere a nuovo parti usurate del fabbricato senza modificare la struttura. Secondo il “Testo Unico dell’Edilizia” (d.p.r 380/01), questo tipo di lavori include riparazioni, rinnovo o sostituzione delle finiture e interventi per mantenere in efficienza impianti tecnologici esistenti. Questi lavori fanno parte dell’edilizia libera, quindi non richiedono autorizzazioni particolari da parte del Comune.

Con l’introduzione del Decreto delle Infrastrutture del 2018, è stato definito un elenco, il “Glossario dell’edilizia libera”, che dettaglia tutte le attività che si possono eseguire senza dover notificare l’ente comunale.

Ecco alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria:

  • Riparazione di elementi usurati
  • Rifiniture estetiche come tinteggiatura e verniciatura
  • Efficientamento degli impianti esistenti
  • Riparazione o sostituzione di grondaie e pluviali
  • Impermeabilizzazione di tetti e terrazzi
  • Rivestimenti esterni o interni
  • Sistemazione di comignoli o impianti per l’estrazione del fumo

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Manutenzione straordinaria: cosa comporta

Inoltre, la manutenzione straordinaria riguarda interventi più complessi, inclusi quelli che interessano parti strutturali dell’edificio. Per esempio, demolire un muro portante o ristrutturare un bagno rientra in questa categoria. A differenza della manutenzione ordinaria, è necessario ottenere un’autorizzazione dal Comune. Questo tipo di lavori non può comunque modificare la volumetria dell’edificio.

Per poter eseguire questi lavori, è obbligatorio presentare una documentazione appropriata presso l’Ufficio Tecnico comunale. Il progetto deve essere firmato da un tecnico abilitato (geometra, ingegnere o architetto), e deve includere tutti i dettagli necessari per assicurare la conformità con le normative vigenti.

Alcuni interventi che rientrano nella manutenzione straordinaria includono:

  • Spostamento, demolizione o costruzione di tramezzi
  • Rifacimento completo di un bagno, inclusi gli impianti idraulici
  • Realizzazione di rampe o scale nuove
  • Interventi per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione

Se devi eseguire lavori di manutenzione straordinaria, ricordati che è necessario presentare una pratica edilizia.
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Per avere maggiori dettagli sulle normative riguardanti le ristrutturazioni e le manutenzioni straordinarie, ti consigliamo di consultare il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dove potrai trovare informazioni aggiornate sulle leggi in vigore.

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